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La prostata è una ghiandola a secrezione esterna (organo specializzato ad elaborare ed a riversare all’esterno sostanze proteiche), localizzata nella pelvi sotto la vescica circondante l’uretra con forma e dimensione di una castagna e appartiene fisiologicamente al sistema genitale maschile . La prostata , sotto controllo androgeno (ormoni ..), è deputata alla sintesi di una parte del “liquido prostatico”che, prodotto al bisogno, viene espulso al momento della eiaculazione e serve a dare vitalità agli spermatozoi, svolgendo così un ruolo importante per la fecondazione.
Col passare degli anni la prostata aumenta di volume con conseguente aumento della frequenza delle affezioni benigne e maligne della ghiandola, anche se l’incidenza e la mortalità per cancro della prostata sono diminuiti negli ultimi anni grazie alle diverse indagini strumentali, norme igienico-dietetiche e nuove terapie mediche. Data la ubicazione della prostata, l’uretra viene compressa dando seri fastidi a carico della minzione. Si ha infatti pollichiuria (minzione frequente) soprattutto di notte e disuria (emissione di urine con difficoltà ) ecc.
Le principali patologie della prostata sono:
1) prostatite cronica rilevabile per lo più in soggetti giovani ed in piena attività sessuale. La flogosi che si istaura causa frequentemente una ridotta fertilità e persino infertilità .Essa è causata da diversi agenti patogeni come la Chlamydia trachomatis e Ureaplasma urealyticum. L’iter diagnostico prevede la ricerca colturale per batteri, spermiogramma, uroflussometria ed ecografia prostatica
2) ipertrofia prostatica benigna: le cause di questa patologia non sono ancora certe; si è sostenuto a lungo il ruolo patogenetico degli ormoni androgeni osservando, infatti, che essa non si manifesta nei soggetti castrati.
3) cancro della prostata : l’iter diagnostico in questo caso consiste nella esplorazione rettale, seguito da ecografia prostatica e da biopsia. Per valutare l’estensione del cancro si può ricorre alla TAC.
Un discorso a parte merita l’uso dei marcatori tumorali. Inizialmente era utile il dosaggio della fosfatasi acida, ma si è dimostrato che essa è prodotta anche da altri tessuti come fegato, polmone, testicoli ed, inoltre, aumenta solo nelle forme più avanzate di carcinoma. Dal 1979 è stato isolato l’antigene prostatico specifico o PSA, che per la sua elevata sensibilità fa diminuire il numero di falsi negativi. Aumenta anche in caso di ipertrofia prostatica benigna e prostatite ma, valori più elevati sono di riscontro per un carcinoma prostatico. In ogni caso valori che superano 4 ngr/ml devono essere attenzionati e seguiti da una attenta visita urologia ed oncologica per evitare l’insorgenza silente del carcinoma.
Una curiosità: gli afro-americani di solito hanno livelli di PSA più elevati anche in assenza di carcinoma prostatico, ma presentano un rischio maggiore del 50% di sviluppare tale patologia. Il motivo di tale differenza non è noto.
E’ utile quindi per la prevenzione del carcinoma prostatico eseguire dopo i 40 anni annualmente un semplice dosaggio ematico di PSA.
Dieta:
cibi da evitare: cipolle, cetrioli, castagne, cacao, cioccolato, salumi, salsicce, intingoli vari, crostacei, molluschi, pesci grassi, fritti , latte intero, formaggi stagionati e piccanti ,birra, vini rossi e superalcolici, olive, acciughe e sott’aceti , pasti abbondanti.
cibi da utilizzare: verdure fresche , frutta fresca, pomodoro,legumi, cereali integrali, riso, soia e i suoi derivati, ortaggi freschi, carni bovine, carni di pollo, coniglio , prosciutto cotto magro, bresaola, pesci magri , latte magro , formaggi fusi e magri , vini ( bianchi e rosati ) leggeri.
Altro:
evitare: sedentarietà , lunghi viaggi e strapazzo fisico, pantaloni aderenti, ciclismo, motocicletta.
Favorire: igiene intima, moderata attività fisica, funzione intestinale regolare, moderata attività sessuale.
Esami di laboratorio: PSA Totale , PSA Libero e Ratio , cromogranina
Esami strumentali: ecografia , TAC ecc.
Col passare degli anni la prostata aumenta di volume con conseguente aumento della frequenza delle affezioni benigne e maligne della ghiandola, anche se l’incidenza e la mortalità per cancro della prostata sono diminuiti negli ultimi anni grazie alle diverse indagini strumentali, norme igienico-dietetiche e nuove terapie mediche. Data la ubicazione della prostata, l’uretra viene compressa dando seri fastidi a carico della minzione. Si ha infatti pollichiuria (minzione frequente) soprattutto di notte e disuria (emissione di urine con difficoltà ) ecc.
Le principali patologie della prostata sono:
1) prostatite cronica rilevabile per lo più in soggetti giovani ed in piena attività sessuale. La flogosi che si istaura causa frequentemente una ridotta fertilità e persino infertilità .Essa è causata da diversi agenti patogeni come la Chlamydia trachomatis e Ureaplasma urealyticum. L’iter diagnostico prevede la ricerca colturale per batteri, spermiogramma, uroflussometria ed ecografia prostatica
2) ipertrofia prostatica benigna: le cause di questa patologia non sono ancora certe; si è sostenuto a lungo il ruolo patogenetico degli ormoni androgeni osservando, infatti, che essa non si manifesta nei soggetti castrati.
3) cancro della prostata : l’iter diagnostico in questo caso consiste nella esplorazione rettale, seguito da ecografia prostatica e da biopsia. Per valutare l’estensione del cancro si può ricorre alla TAC.
Un discorso a parte merita l’uso dei marcatori tumorali. Inizialmente era utile il dosaggio della fosfatasi acida, ma si è dimostrato che essa è prodotta anche da altri tessuti come fegato, polmone, testicoli ed, inoltre, aumenta solo nelle forme più avanzate di carcinoma. Dal 1979 è stato isolato l’antigene prostatico specifico o PSA, che per la sua elevata sensibilità fa diminuire il numero di falsi negativi. Aumenta anche in caso di ipertrofia prostatica benigna e prostatite ma, valori più elevati sono di riscontro per un carcinoma prostatico. In ogni caso valori che superano 4 ngr/ml devono essere attenzionati e seguiti da una attenta visita urologia ed oncologica per evitare l’insorgenza silente del carcinoma.
Una curiosità: gli afro-americani di solito hanno livelli di PSA più elevati anche in assenza di carcinoma prostatico, ma presentano un rischio maggiore del 50% di sviluppare tale patologia. Il motivo di tale differenza non è noto.
E’ utile quindi per la prevenzione del carcinoma prostatico eseguire dopo i 40 anni annualmente un semplice dosaggio ematico di PSA.
Dieta:
cibi da evitare: cipolle, cetrioli, castagne, cacao, cioccolato, salumi, salsicce, intingoli vari, crostacei, molluschi, pesci grassi, fritti , latte intero, formaggi stagionati e piccanti ,birra, vini rossi e superalcolici, olive, acciughe e sott’aceti , pasti abbondanti.
cibi da utilizzare: verdure fresche , frutta fresca, pomodoro,legumi, cereali integrali, riso, soia e i suoi derivati, ortaggi freschi, carni bovine, carni di pollo, coniglio , prosciutto cotto magro, bresaola, pesci magri , latte magro , formaggi fusi e magri , vini ( bianchi e rosati ) leggeri.
Altro:
evitare: sedentarietà , lunghi viaggi e strapazzo fisico, pantaloni aderenti, ciclismo, motocicletta.
Favorire: igiene intima, moderata attività fisica, funzione intestinale regolare, moderata attività sessuale.
Esami di laboratorio: PSA Totale , PSA Libero e Ratio , cromogranina
Esami strumentali: ecografia , TAC ecc.
M. Grazia Aurora Leonardi
D. S. TIELLE DIAGNOSTYC
