Significativo apporto della Neuropsichiatria infantile (ASL 3 - Adrano)
Progetto accoglienza, circle timequotidiano, orienteering .....
I “percorsi didattici individualizzati” e i famosi POF, Piani dell’Offerta Formativa, elaborati dal Collegio docenti e consegnati alle famiglie degli alunni rappresentano la “vera carta d’identità” della scuola, esplicitandone la progettazione curricolare, extracurricolare, educativa e organizzativa.
Abbiamo voluto incontrare, al riguardo, la dott.ssa Alfina Bertè, Dirigente Scolastico del Secondo Circolo Didattico di Biancavilla (Scuola dell’Infanzia e Scuola Primaria, comprensiva della sezione dislocata in Ospedale per i bambini ammalati). Una scuola questa che, oltre a distinguersi perché certificata come “scuola di qualità” e per le varie attività che coinvolgono quotidianamente i bambini, sta sviluppando un progetto singolare, pienamente integrato con il Progetto Scuola, in concerto con l’ASL3 di Adrano.
“…L’anno scorso abbiamo costituito il Circolo di Qualità, su invito della Direzione Generale - ci spiega la Dirigente - formato anche da docenti e genitori e abbiamo iniziato a lavorare con le famiglie sui Patti Formativi. Quando, nel redigerli, ci siamo trovati davanti al discorso “sanzioni”, palese è stata la necessità di chiedere aiuto a degli esperti. Da sempre abbiamo avuto contatti con l’ASL3 di Adrano, disponibile con la sua èquipe della Neuropsichiatria infantile. Ho chiesto loro se erano interessati a far parte del Circolo di Qualità e, “aprendoci le porte” come sempre, sono venuti a darci una mano. Il loro apporto è stato significativo e fondamentale. Ci hanno fatto riflettere su quando una sanzione è educativa e quando non lo è.
Nello specifico, si sono già conclusi i quattro incontri di formazione (tenuti dalla Neuropsichiatra Infantile Dott.ssa Grazia Mirabella, dalla Pedagogista Dott.ssa Carmela Sergi e dall’Assistente Sociale Dott.ssa Rosalba Puleo) con il corpo docente della Scuola dell’Infanzia su “educazione all’affettività e alla relazionalità attraverso le fiabe”.
Da lunedì 16 marzo il via ad altri incontri, con i docenti della Scuola Primaria, su come individuare e relazionarsi con i casi nascosti o veri di bullismo, e su come prevenire anche i comportamenti antisociali.
Un lavoro in sinergia con gli “esperti” in materia dunque, che si propone un’unica finalità: fare stare bene i bambini. Benessere educativo e successo formativo, non tralasciando allo stesso tempo chi, per svariati motivi, ha bisogno di una spinta in più.
Tante le iniziative attuate dalla scuola in questione. Già dall’anno scorso, si sono attirati i bambini con tutta una serie di attività motivanti: i corsi sull’orienteering; i corsi di recupero legati a come imparare a leggere e scrivere con strategie specifiche; il “circle time” giornaliero: riorganizzando l’orario scolastico e contestualizzandolo al territorio, in base al progetto accoglienza, si dedicano 20 minuti giornalieri a parlare con i bambini di svariate problematiche, dal loro ritardo dovuto allo scuolabus, alle riflessioni sulla giornata e ai valori in generale…
E poi ancora il “Baby Consiglio” (all’interno della scuola i bambini hanno eletto il loro Sindaco, i loro Assessori, si riuniscono in Giunta e poi vengono ascoltati dal Consiglio Comunale vero e proprio), e tanto altro…
I risultati sono soddisfacenti?- chiediamo al nostro interlocutore.
“Li sapremo a fine anno, dopo avere monitorato il tutto - aggiunge la Dott.ssa- ma devo dire che siamo già sulla giusta strada, nel tentativo di creare una vera “comunità scolastica”, che ci vede tutti coinvolti.
Oggi viviamo angosciati dalla fretta; la Scuola Primaria rischia di perdere quell’aspetto di affettività legato, se si vuole, anche alla maestra che racconta la favola. Vogliamo un po’ ritornare alla tradizione, fare un passo indietro. Spesso i bambini tornano a casa senza riflettere su quello che hanno imparato durante il giorno. Bisogna dar loro tempi diversi”.
Abbiamo voluto incontrare, al riguardo, la dott.ssa Alfina Bertè, Dirigente Scolastico del Secondo Circolo Didattico di Biancavilla (Scuola dell’Infanzia e Scuola Primaria, comprensiva della sezione dislocata in Ospedale per i bambini ammalati). Una scuola questa che, oltre a distinguersi perché certificata come “scuola di qualità” e per le varie attività che coinvolgono quotidianamente i bambini, sta sviluppando un progetto singolare, pienamente integrato con il Progetto Scuola, in concerto con l’ASL3 di Adrano.
“…L’anno scorso abbiamo costituito il Circolo di Qualità, su invito della Direzione Generale - ci spiega la Dirigente - formato anche da docenti e genitori e abbiamo iniziato a lavorare con le famiglie sui Patti Formativi. Quando, nel redigerli, ci siamo trovati davanti al discorso “sanzioni”, palese è stata la necessità di chiedere aiuto a degli esperti. Da sempre abbiamo avuto contatti con l’ASL3 di Adrano, disponibile con la sua èquipe della Neuropsichiatria infantile. Ho chiesto loro se erano interessati a far parte del Circolo di Qualità e, “aprendoci le porte” come sempre, sono venuti a darci una mano. Il loro apporto è stato significativo e fondamentale. Ci hanno fatto riflettere su quando una sanzione è educativa e quando non lo è.
Nello specifico, si sono già conclusi i quattro incontri di formazione (tenuti dalla Neuropsichiatra Infantile Dott.ssa Grazia Mirabella, dalla Pedagogista Dott.ssa Carmela Sergi e dall’Assistente Sociale Dott.ssa Rosalba Puleo) con il corpo docente della Scuola dell’Infanzia su “educazione all’affettività e alla relazionalità attraverso le fiabe”.
Da lunedì 16 marzo il via ad altri incontri, con i docenti della Scuola Primaria, su come individuare e relazionarsi con i casi nascosti o veri di bullismo, e su come prevenire anche i comportamenti antisociali.
Un lavoro in sinergia con gli “esperti” in materia dunque, che si propone un’unica finalità: fare stare bene i bambini. Benessere educativo e successo formativo, non tralasciando allo stesso tempo chi, per svariati motivi, ha bisogno di una spinta in più.
Tante le iniziative attuate dalla scuola in questione. Già dall’anno scorso, si sono attirati i bambini con tutta una serie di attività motivanti: i corsi sull’orienteering; i corsi di recupero legati a come imparare a leggere e scrivere con strategie specifiche; il “circle time” giornaliero: riorganizzando l’orario scolastico e contestualizzandolo al territorio, in base al progetto accoglienza, si dedicano 20 minuti giornalieri a parlare con i bambini di svariate problematiche, dal loro ritardo dovuto allo scuolabus, alle riflessioni sulla giornata e ai valori in generale…
E poi ancora il “Baby Consiglio” (all’interno della scuola i bambini hanno eletto il loro Sindaco, i loro Assessori, si riuniscono in Giunta e poi vengono ascoltati dal Consiglio Comunale vero e proprio), e tanto altro…
I risultati sono soddisfacenti?- chiediamo al nostro interlocutore.
“Li sapremo a fine anno, dopo avere monitorato il tutto - aggiunge la Dott.ssa- ma devo dire che siamo già sulla giusta strada, nel tentativo di creare una vera “comunità scolastica”, che ci vede tutti coinvolti.
Oggi viviamo angosciati dalla fretta; la Scuola Primaria rischia di perdere quell’aspetto di affettività legato, se si vuole, anche alla maestra che racconta la favola. Vogliamo un po’ ritornare alla tradizione, fare un passo indietro. Spesso i bambini tornano a casa senza riflettere su quello che hanno imparato durante il giorno. Bisogna dar loro tempi diversi”.