martedì 11 novembre 2008

Pippo Ferrante “creare le condizioni ideali per far scommettere chi si vuol scommettere” - di Francesco Liotta e Enrico Indelicato

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Ecco la ricetta: Sviluppo Economico, razionalizzazione delle risorse, progettualità finanziata

Pippo Ferrante, 47 anni, di professione ottico. Sposato e padre di Raffaele; una lunga militanza politica, prima nel Movimento Sociale Italiano e poi in Alleanza Nazionale in qualità sia di Commissario che Segretario della locale sezione.
Oggi predisposto ad entrare nel Popolo delle Libertà.
Esperienza amministrativa in qualità di Assessore allo Sviluppo Economico, per tre anni, durante la prima giunta Mancuso.


Cominciamo la nostra chiacchierata con una domanda abbastanza scontata ma di estrema importanza, come ha trovato, realmente le “casse” del Comune, e come avete pensato di ovviare al problema se questo esiste?
Il problema, indubbiamente, esiste, anche se, dobbiamo ammettere che tutti i Comuni oggi versano in difficoltà, a causa di una serie di motivi, non ultimo il fatto che oggi le Amministrazioni incassano poche tasse, oltre al fatto che gli Enti preposti hanno “tagliato” molti trasferimenti.
Il nostro si trova in una situazione debitoria particolare, basti pensare che ci troviamo con un residuo passivo di circa 16 milioni di euro, ed abbiamo un pesante contenzioso che grava, e graverà, nei prossimi anni sul bilancio comunale.
Abbiamo trovato una situazione, sicuramente, non ottimale dal punto di vista della disponibilità con capitoli di spesa vuoti, ciononostante dobbiamo creare le condizioni al fine di trovare le giuste economie, tra le quali, quelle che ci vengono offerte dalla Comunità Europea con il POR 2007/2012, e pertanto stiamo lavorando per elaborare dei progetti da presentare ai vari bandi per il finanziamento.
Non abbiamo trovato progetti elaborati dalla precedente Amministrazione e per questo ne stiamo programmando di nuovi.
Per cui risparmiando sulle spese non strettamente necessarie e adoperandosi per trovare nuovi fondi riusciremo ad amministrare bene questa comunità.

Macchina burocratica e dipendenti comunali: oggetto di accesi dibattiti in campagna elettorale, cosa ci può dire a proposito?
La nostra macchina burocratica ha i problemi che si verificano in tutta Italia, tanto è vero che il Governo Berlusconi si sta adoperando per renderla più efficiente e meno costosa.
Per quanto mi riguarda, ho già preso alcuni provvedimenti ed altri sono in programma; per il momento ho lavorato sul contenimento dei costi, infatti, nell’organigramma comunale non ci sono Dirigenti ma Capi Servizi, con un risparmio non indifferente.
Altro aspetto che ho affrontato è quello degli Esperti Esterni, ne ho trovati circa 7 ed adesso non ve ne sono più, anzi ad onor del vero, ne ho nominato uno ma a titolo gratuito; questa decisione non è stata presa per una pura ragione di risparmio, ma sono fermamente convinto, anche in considerazione a quello che gli Esperti normalmente producono, che all’interno di ogni Amministrazione esistono dei funzionari molto validi che devono soltanto essere messi in condizione di operare e, contestualmente, essere gratificati per il lavoro che svolgono durante l’anno.
Adesso ci occuperemo della pianta organica, ma con lo spirito di creare un clima sereno, di grande rispetto tra i dipendenti, e con la possibilità, per chi lo vuole, di scommettersi al fine di una propria gratificazione anche economica.
Nell’ambito del nucleo di valutazione ho scelto tre persone che, sicuramente, hanno la giusta esperienza e competenza, quali il Preside Petralia, il Segretario Generale ed un consulente del lavoro Garofalo.
Queste scelte, piuttosto drastiche, comportano sacrifici, anche sul piano dei carichi di lavoro, ma se si riesce a fare squadra, abbiamo raggiunto due obiettivi: razionalizzare le risorse con un sensibile contenimento dei costi e gratificare le risorse interne, colonne portanti della macchina burocratica.

Composizione “variopinta” della giunta, laboratorio politico/amministrativo o calderone elettorale, alla luce della composizione, numericamente non favorevole, del Consiglio Comunale …. quali sono i problemi che sta riscontrando? Relativamente alla Giunta, posso solo essere molto soddisfatto, non ho trovato nessun problema né durante la sua formazione, ma neanche nel trovare un accordo politico con i rappresentanti della Sinistra, e meno ancora in fase di attuazione del programma, quindi si respira un clima di serenità, accordo e voglia di fare, fondamento per un buon auspicio per le cose che verranno.
Situazione diversa in sede di Consiglio Comunale, siamo in minoranza e ciò comporta qualche difficoltà sugli appuntamenti principali della vita amministrativa, come l’approvazione del bilancio. Ciò non ci condiziona più di tanto, mentre condiziona sicuramente il clima, ancora da campagna elettorale, ma questo, spero, possa essere presto superato.

Ma quale è il motivo di questo clima da campagna elettorale?
Non lo riesco a spiegare neanche io, normalmente dopo le elezioni si vive un periodo di serenità, anche per riordinare un attimo le idee e poi partire con la macchina amministrativa. Ad Adrano questo non è accaduto, forse perché il clima creatosi precedentemente alla tornata elettorale ha impedito il normale rasserenamento. Io auspico che presto si possano instaurare rapporti migliori con l’attuale opposizione, per orientarci, anche con loro, verso una situazione di collaborazione e condivisione rispetto ad alcuni temi.

A proposito di clima e condivisione di temi, parliamo della Piscina Comunale, oggetto anche di discussione accesa in Consiglio Comunale, il responsabile dell’ufficio tecnico ha stoppato il progetto, per gravi illegalità. Il suo parere e le motivazioni?
Una piscina comunale ad Adrano, idea sicuramente molto affascinante, ma non possiamo nascondere le anomalie procedurali che sono state riscontrate sul Project financing (trad. finanza di progetto: partenariato pubblico-privato che comprende una vasta gamma di modelli di cooperazione tra il settore pubblico e quello privato). Inoltre, ritengo che l’attuale contratto contenga degli aspetti piuttosto onerosi e forse poco favorevoli per l’Amministrazione: per esempio mi sembra un impegno “troppo importante” il pagamento di 224.000 euro l’anno (somma che potrebbe anche lievitare) pari, in trenta anni, a quasi 7.000.000 di euro. Inoltre non mi sembra una buona clausola l’impegno di assicurare il trasporto delle persone tra centro abitato e piscina (previsti ben 1.500 al giorno) con oneri non indifferenti di decine di migliaia di euro al mese, ed ancora non mi piace la condizione che, dopo 30 anni, il 49% del patrimonio debba rimanere alla ditta aggiudicataria. A parte queste, ed altre considerazioni politiche ed economiche, sono molto favorevole ad un progetto per la costruzione della struttura nel nostro comune.

Altro tema di scontro, parliamo di biomasse, qual è il suo pensiero sull’impianto di trasformazione in C.da Rinazze e come intende agire sulla richiesta ufficiale delle dimissioni di un assessore della sua Giunta?
Questi sono argomenti che, per certi versi, vanno oltre la realtà locale, e può anche capitare di pensarla in maniera diversa.
Per esempio, sul versante rifiuti, forse perché me ne sto occupando in maniera preponderante, ritengo che la risoluzione al problema dello smaltimento sia necessaria e quindi sono favorevole al Termovalorizzatore, ma non sulla Valle del Simeto, cioè non sono un sostenitore ad oltranza, ma, ritengo, che in questa fase d’emergenza, sia il sistema più efficace.
Relativamente alla Biomassa, quale fonte di produzione di energia ecologica, anche se non sono un esperto, in linea di massima mi trova d’accordo.
Non conosco nei dettagli la vicenda cui vi riferite, ma una cosa è sicura, il tutto è stato trattato in maniera strumentale, in quanto il dott. Rapisarda è assessore ad Adrano e non a Biancavilla, la ditta non è più interessata alla realizzazione dell’impianto, a riprova di ciò, non si è neanche presentata in sede di Conferenza dei Servizi a Palermo. Quindi non vedo il problema, mentre mi sembra molto strumentale il paragone tra la Biomassa e lo smaltimento di rifiuti speciali e speciali pericolosi, che sono temi palesemente diversi.

Ha anticipato una nostra domanda: Ato 3 – e spazzatura quale futuro per i cittadini di Adrano, visto che la situazione “sembra” peggiore rispetto anche ad altri Comuni, dove esiste un approccio con la raccolta differenziata?
Io non riterrei questo un grande problema, perché dove è stato fatto un tentativo di differenziata, vedi il quartiere Cappellone, i cittadini hanno risposto bene, e l’ampliamento delle zone da fornire di questa opportunità era già nel mio programma elettorale e questo, accompagnato da un’efficace promozione sui mass media, sicuramente sarà portato a termine, ma in un momento in cui le strade sono piene di spazzatura un messaggio di tal genere stenterebbe a passare.
Sono però convinto che, la risoluzione del problema, può risiedere solo sulla restituzione del servizio ai Comuni. Oggi paghiamo una bolletta con importo quadruplicato per un servizio che non funziona.
Il cittadino, comunque, deve essere messo in condizioni di pagare il giusto e questo può avvenire soltanto sia tramite un servizio adeguato di controllo sulla raccolta ma anche sulla riscossione (cosa che fino ad oggi, con ATO, non è avvenuta); non è un caso che Adrano abbia gli importi più elevati, non solo rispetto agli altri comuni del comprensorio ma anche rispetto ad altre realtà fuori della Sicilia, e se è vero che molta gente non paga è anche vero che esistono molti utenti non iscritti a ruolo
La conclusione sta nella serietà della conduzione del servizio e le ATO non hanno dato dimostrazione di ciò, tanto che la magistratura ha avviato delle indagini per rilevare eventuali responsabilità, per esempio, sul ritardo della spedizione delle bollette, oltre che sulla gestione delle fatture e delle spese.
L’emergenza comunque rende più difficile tutto, il nostro Comune ha anticipato ai dipendenti una mensilità, nel frattempo la Regione ci ha tolto 800.000 euro, frutto di un’anticipazione precedente, pertanto abbiamo speso in due mesi ben 1.200.000 euro, è chiaro che se si continua così andremo dritti al dissesto finanziario.
Pertanto, per la risoluzione due direttive urgenti e di emergenza: una legge regionale che faccia riappropriare il servizio ai Comuni, e la ricerca di fondi per anticipazioni al fine di fronteggiare il periodo pre-organizzativo.

Passiamo ad un altro tema, cosa state studiando sul versante sicurezza, alla luce del maggior potere che la legge attribuisce al Sindaco, e visti alcuni brutti episodi successi in diverse occasioni?
Tocchiamo un punto molto complesso, attualmente come tante altre realtà del meridione, vive una situazione di grande difficoltà. Secondo me, questa “emergenza” ha diverse cause, la prima è sicuramente di carattere culturale; i ragazzi hanno sempre meno interessi e, spesso, questa lacuna è colmata con l’alcool o con momenti di sballo, allora la cultura può recitare un ruolo importante nella motivazione che possa essere diversa e più giusta.
Inoltre, e non è il meno trascurabile, il problema economico che le nostre famiglie giornalmente devono affrontare, i nostri giovani che troppo spesso rimangono a lungo disoccupati, per questo dobbiamo intervenire anche su questo versante, creando possibilità di lavoro e, quindi in maniera naturale, allontanando le persone dal concreto rischio di trovarsi in situazioni di illegalità.
Relativamente al controllo sicuramente va rafforzato e, sembra, che per questo lo Stato stia operando in tal senso, mettendo a disposizione fondi che potremo utilizzare per impostare, per esempio, servizi di video-sorveglianza.
Ma l’intenzione di questa Amministrazione è quella di intervenire, prima di tutto, nei luoghi che, storicamente e per tradizione, hanno rappresentato luoghi di aggregazione per tutta la comunità, e l’esempio più lampante è la Villa Comunale dove è già partito un piano di ristrutturazione, e la casetta, che un tempo era adibita a chiosco, sarà un posto di controllo permanente dei VVUU. Certo, purtroppo, non sarà la panacea di tutti i mali, ma darà un segnale concreto della volontà di riappropriarsi di un bene prezioso per tutti gli abitanti del nostro comprensorio.

Quindi la Villa Comunale, come priorità?
Infatti, sulla villa stiamo già lavorando, in primissima battuta, per il ripristino del viale delle Palme, colpito dall’epidemia del punteruolo rosso, e quindi, ufficialmente, transennato e non fruibile, per questo abbiamo preso in affitto un cestello al fine di bonificare e di riconsegnare, nel giro di un mese, questa parte di giardino alla cittadinanza, e poi con il recupero e la riconversione di destinazione d’uso del chiosco, come vi ho già detto prima.
Naturalmente vi sono tantissime altre cose da fare, quali la cura del verde, per far tornare agli antichi splendori il Giardino della Vittoria, ma in tempi relativamente brevi riusciremo nell’intento, inserendo ulteriori fondi nel prossimo bilancio.

Sappiamo che lo sviluppo economico è stato sempre un suo argomento privilegiato, cosa ci dice della tanto attesa Zona Artigianale di Adrano?
Alla fine del mese avremo il piacere di presentare il progetto per l’Area Artigianale, è il primo passo perché poi vi è la richiesta di tutta una serie di pareri agli Enti preposti ed, infine, dovremo attendere il bando comunitario per il giusto finanziamento, ma è importante che il progetto sia pronto, e se consideriamo le infrastrutture di base in tre/quattro anni potremo, concretamente, veder nascere l’opera.
Spero che, in un futuro non molto lontano, questa possa essere uno strumento per alleviare la gravissima crisi economica che la nostra comunità sta attraversando, peggiore rispetto agli altri decenni, infatti, sono molto preoccupato per l’occupazione dei braccianti agricoli, visto che ad Adrano circa 5.000 famiglie si reggono sul loro lavoro, e per quella dei lavoratori della Forestale, stiamo parlando delle due categorie che, insieme, assorbono più del 70% dell’economia locale.
Spero, per questo, di avere la serenità necessaria per far ripartire il volano della nostra economia, contribuendo a creare le condizioni ottimali, per far scommettere chi si vuol scommettere, far recuperare quell'entusiasmo necessario per la vita di ogni comunità.

Occupiamoci di Sport, quale importanza riveste, nei programmi dell’Amministrazione, e quale futuro vede per la società di calcio adranita, vista come esempio di crescita, oltre ad essere una delle poche realtà positive e patrimonio ormai acquisito di questa città?
Io sono molto ottimista, nel senso che la squadra è un bene prezioso della (e per la) città, consapevole come sono che la visibilità data da una squadra di calcio è notevolmente produttiva. Questo implica, da parte nostra, la ricerca di condizioni al fine di continuare questo risultato, quale quello di partecipare ad un campionato di serie D, anche nei prossimi anni.
Certo è che, quello che ad Adrano ha avuto il calcio, gli altri sport non lo hanno avuto, pertanto, pur mantenendo come prioritaria la squadra di calcio, cercheremo di mettere insieme tutto per “sostenere” anche le altre realtà sportive.

Intende anche il basket la cui squadra locale (Unifarmed) approdando, quest’anno, al campionato di serie C1, il suo presidente ci ha confidato, che questo livello di competizione comporta un costo annuo di circa 200.000 euro?
Il basket si è dimostrata una bella realtà, sta affrontando un campionato costoso, dove le trasferte su tutto il territorio meridionale, mettono a sacrificio le risorse finanziarie. Io capisco le difficoltà, anche perché, nelle nostre zone è molto difficile trovare sponsor che possono/vogliono investire tali cifre.
Anche per il basket, come già detto bella realtà e piena di giovani appassionati, comunque, l’Amministrazione darà il proprio contributo, nella speranza di avere le condizioni economiche ideali per un concreto aiuto.

Sempre a proposito del basket, ci sono giunte in redazione diverse segnalazioni di cittadini che lamentano lo stato di assoluto abbandono (buio pesto, nessuna indicazione se non la festante caciara della tifoseria) in cui versa lo spazio antistante la tensostruttura, dove sono disputati gli incontri, queste lamentele ci colpiscono in particolare per il fatto, come dicevamo prima, che ospitiamo atleti provenienti da tutto il meridione d’Italia. Non crede che bisogna renderlo più accogliente e sicuro?
Questo rende necessario fare riferimento ad un argomento non piacevole; esiste un contratto che ci lega all’ENEL SOLE e la manutenzione dell’illuminazione della Villa Comunale è all’interno di questo contratto, questo è spaventosamente oneroso per il Comune, perché costa la bellezza di 1.900.000 euro l’anno e rimettere a posto l’illuminazione, ci è arrivata una nota dell’azienda qualche settimana fa, ci costerà circa 20.000 euro. È chiaro che, in questo momento trovare questa cifra non è semplicissimo, pertanto appena troveremo i fondi metteremo mano al ripristino.

Prima di lasciarci: “Adrano onesta - sicura - laboriosa”, si diceva in periodo di campagna elettorale, oggi?
Onesta, ritengo sussistano buone possibilità; sicura, i segnali sono positivi, infatti, anche il Governo Centrale sente la necessità di creare i presupposti di sicurezza, perché la buona volontà non basta, ci vogliono gli strumenti e le economie per creare sicurezza; infine laboriosa, per quel che mi riguarda, e quello dei miei collaboratori di cui vado molto orgoglioso, abbiamo preso alla lettera lo slogan. Io giornalmente, inizio la mattina alle 9:00 e finisco alle 22:00/23:00, speriamo che questo impegno produca le condizioni affinché anche la Comunità possa essere una Comunità laboriosa.

A cura di Francesco Liotta ed Enrico Indelicato