alitattu alitattu alitattu
aloucs aloucs aloucs
"Ah, se tutti potessero conoscere la propria follia interiore e convivere con essa! Il mondo sarebbe peggiore? No, le persone sarebbero più giuste e più felici." Paulo Coelho
L’AUSL 3 dipartimento di salute mentale Adrano-Biancavilla, il Comune di Biancavilla, con la partnership di diversi Enti, tra cui il Cenacolo di Biancavilla, l’associazione “Diversamente Uguali” e in collaborazione con il Liceo Socio–Psico–Pedagogico di Biancavilla, scuola che negli anni ha dimostrato una particolare sensibilità nei confronti “dell’altro”, hanno organizzato per la giornata del 5 dicembre 2008, la quarta edizione della “Giornata della Salute Mentale“, contro la diffidenza, l’ignoranza e la discriminazione che portano a tenere i malati di mente lontano da ogni forma di socialità.
La giornata si è articolata in tre momenti fondamentali:
La mattina nell’aula magna del liceo Biancavillese i ragazzi hanno potuto incontrare il giovane attore paternese Giovanni Calcagno, coprotagonista del recente film “Si può fare”.
Giovanni, con la passione che lo contraddistingue, ha raccontato la propria esperienza sul set e, le emozioni provate durante le riprese del film di Giulio Manfredonia.
Successivamente Giovanni Calcagno e la regista Alessandra Pescetta hanno presentato il film “Il santo del giorno” vincitore nella sezione Art del Festival di Berlino. Il film ambientato in Sicilia, racconta la storia di Pietro un sedicente guaritore che cerca di curare la malattia mentale del fratello attraverso uno strano rito che provoca l’apparizione di un rumoroso concilio di Santi.
Il film, che esplora il misticismo e il contrasto tra riti pagani e credenze popolari cristiane, ha suggerito molti spunti di riflessione per il dibattito sul tema del rapporto tra cultura e malattia mentale.
La mattinata poi si è arricchita della presenza di Mimosa Martini e Luana De Vita, autrici del coraggioso libro Il volo del cuculo.
Le due autrici Luana De Vita, giornalista e psicologa, e Mimosa Martini, inviata di politica internazionale per il Tg5, documentano quanto e cosa è cambiato da quel 13 maggio 1978 che, con la legge 180, anche nota come legge Basaglia, aprì porte e portoni di manicomi, restituendo la follia alla normalità. Che cosa è successo da allora? Dove sono andati i malati, i medici, gli operatori? Si è riusciti davvero a cambiare il mondo del disagio psichico? E quanto è penetrato nel mondo dei “normali” il senso profondo di questa rivoluzione tutta italiana? A queste domande il libro prova a dare risposte con fatti di cronaca, racconti, interviste e approfondimenti raccolti dalle due scrittrici. Nel pomeriggio nell’aula consiliare del palazzo comunale i lavori sono proseguiti con la presenza del Sindaco dott. Giuseppe Glorioso e dell’Assessore ai Servizi sociali Santonocita e della responsabile dei servizi sociali dott.ssa Mobilia.
Dopo una serie di interventi, tra i quali quello del dott. Carmelo Florio, direttore del modulo dipartimentale di Igiene mentale di Adrano, la dott.ssa Mariella Papotto, organizzatrice del seminario, insieme alla professoressa Giusi Rasà, hanno salutato e ringraziato gli intervenuti evidenziando il copioso lavoro svolto dall’ASL 3 dipartimento di salute mentale non solo sul piano terapeutico ma anche su un piano più ampio, per integrare la consapevolezza di questa problematica in tutti gli aspetti delle politiche sociali e sanitarie.
Tutti gli operatori dell’Asl 3, ha sottolineato la dott.ssa Mariella Papotto, sono impegnati nel promuovere la salute mentale poiché è fondamentale insistere non solo sulla terapia e riabilitazione ma anche sul versante della prevenzione del disagio mentale, per il benessere personale, le relazioni familiari e la capacità dell’individuo di contribuire alla costruzione di un tessuto sociale che accolga l’individuo senza nessuna esclusione, ricordando che non ci può essere salute fisica senza salute mentale.
La giornata si è articolata in tre momenti fondamentali:
La mattina nell’aula magna del liceo Biancavillese i ragazzi hanno potuto incontrare il giovane attore paternese Giovanni Calcagno, coprotagonista del recente film “Si può fare”.
Giovanni, con la passione che lo contraddistingue, ha raccontato la propria esperienza sul set e, le emozioni provate durante le riprese del film di Giulio Manfredonia.
Successivamente Giovanni Calcagno e la regista Alessandra Pescetta hanno presentato il film “Il santo del giorno” vincitore nella sezione Art del Festival di Berlino. Il film ambientato in Sicilia, racconta la storia di Pietro un sedicente guaritore che cerca di curare la malattia mentale del fratello attraverso uno strano rito che provoca l’apparizione di un rumoroso concilio di Santi.
Il film, che esplora il misticismo e il contrasto tra riti pagani e credenze popolari cristiane, ha suggerito molti spunti di riflessione per il dibattito sul tema del rapporto tra cultura e malattia mentale.
La mattinata poi si è arricchita della presenza di Mimosa Martini e Luana De Vita, autrici del coraggioso libro Il volo del cuculo.
Le due autrici Luana De Vita, giornalista e psicologa, e Mimosa Martini, inviata di politica internazionale per il Tg5, documentano quanto e cosa è cambiato da quel 13 maggio 1978 che, con la legge 180, anche nota come legge Basaglia, aprì porte e portoni di manicomi, restituendo la follia alla normalità. Che cosa è successo da allora? Dove sono andati i malati, i medici, gli operatori? Si è riusciti davvero a cambiare il mondo del disagio psichico? E quanto è penetrato nel mondo dei “normali” il senso profondo di questa rivoluzione tutta italiana? A queste domande il libro prova a dare risposte con fatti di cronaca, racconti, interviste e approfondimenti raccolti dalle due scrittrici. Nel pomeriggio nell’aula consiliare del palazzo comunale i lavori sono proseguiti con la presenza del Sindaco dott. Giuseppe Glorioso e dell’Assessore ai Servizi sociali Santonocita e della responsabile dei servizi sociali dott.ssa Mobilia.
Dopo una serie di interventi, tra i quali quello del dott. Carmelo Florio, direttore del modulo dipartimentale di Igiene mentale di Adrano, la dott.ssa Mariella Papotto, organizzatrice del seminario, insieme alla professoressa Giusi Rasà, hanno salutato e ringraziato gli intervenuti evidenziando il copioso lavoro svolto dall’ASL 3 dipartimento di salute mentale non solo sul piano terapeutico ma anche su un piano più ampio, per integrare la consapevolezza di questa problematica in tutti gli aspetti delle politiche sociali e sanitarie.
Tutti gli operatori dell’Asl 3, ha sottolineato la dott.ssa Mariella Papotto, sono impegnati nel promuovere la salute mentale poiché è fondamentale insistere non solo sulla terapia e riabilitazione ma anche sul versante della prevenzione del disagio mentale, per il benessere personale, le relazioni familiari e la capacità dell’individuo di contribuire alla costruzione di un tessuto sociale che accolga l’individuo senza nessuna esclusione, ricordando che non ci può essere salute fisica senza salute mentale.
F L