giovedì 11 dicembre 2008

UNO SPAZIO AL CENTRO DI ADRANO DA POTER RIUTILIZZARE - di Angelo Abbadessa e Salvatore Santangelo


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E’ di qualche mese fa la notizia dell’approvazione, da parte della Giunta Regionale, del decreto di scioglimento dell’ESA (Ente Sviluppo Agricolo).
Con lo scioglimento di questo ente, va via un altro carrozzone della Regione Siciliana che, come afferma l’Assessore Giovanni La Via: “Ha esaurito le proprie funzioni già da tempo. Quando fu istituito doveva occuparsi di riforma agraria, prestiti agevolati per gli agricoltori, trivellazione di pozzi ed altre attività, che oggi vengono esercitate da altri soggetti”.
L’ESA è nato esattamente nel 1954 e contava circa 1500 dipendenti, ora poco più di 500: alcuni dei quali andranno in pre-pensionamento mentre altri saranno collocati in altri rami della Regione. Ci sono pure 500 “trattoristi” senza trattori, con contratti stagionali, che percepiscono ancora uno stipendio. Alla faccia degli sprechi!
Questo Ente è proprietario di diversi immobili e palazzi distribuiti nei maggiori centri della Sicilia, uno dei quali si trova ad Adrano, nella centralissima Via C. Marx, con entrata da Via B. Buozzi al civico n. 11.
Il magazzino ha fatto da base per molti decenni, ai tecnici dell’ESA, che operavano ad Adrano, come supporto e assistenza tecnica nella pratica della “fumigazione” per le piante di arancio (le piante infatti venivano coperte con dei teloni e all’interno veniva trasformato un gas venefico, il calciocianammide che serviva a uccidere i parassiti). Pratica ormai abbandonata da tempo, anche perché bandita per motivi di ordine sanitario e tutela della salute degli operatori. L’immobile giace lì, ormai da decenni, senza che nessuno ne curi la manutenzione a scapito della sua stabilità (infatti è di qualche giorno fa il crollo di calcinacci, molto pericolosi per l’incolumità dei passanti).
Quale sarà, viene spontaneo chiedersi, il destino di questo stabile?
Perché non cominciare a pianificare adesso quello che potrebbe essere il suo futuro destino, alla luce di un possibile utilizzo, da parte dell’Ente Comune,
e pensare alla possibilità di poter rilevare l’immobile?
Uno spazio nel cuore di Adrano, con l’Amministrazione Comunale alla ricerca di spazi da poter utilizzare per la pubblica fruizione di alcuni servizi (in quanto si avvale al momento locali in affitto), diventa veramente interessante un probabile acquisto o altra forma (comodato d’uso) di questa centrale area.
In essa si potrebbe definitivamente sistemare la Biblioteca Comunale (oggi in locali che costano alla comunità fior di quattrini), oppure l’Archivio Storico del Castello Normanno (ancora alla ricerca di uno spazio per ospitarlo) oppure destinarlo alla realizzazione di spazi per i giovani, come centro di aggregazione o per altre iniziative indispensabili alla comunità.
Fra l’altro la sua utilizzazione pubblica eviterebbe che l’area cada irrimediabilmente in mano agli speculatori privati, che la sfrutterebbero per mero guadagno personale.

Angelo Abbadessa e Salvatore Santangelo