giovedì 11 dicembre 2008

Le Allergie - di M. Grazia Aurora Leonardi

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Continuando l’argomento trattato nello scorso numero, del “sistema immunitario”, parleremo delle allergie, quelle che vengono definite “le patologie del sistema immunitario”.
Le allergie possono essere definite come “risposta esagerata del sistema immunitario in seguito al contatto con sostanze che l’organismo ritiene estranee (non self) e quindi dannose”. Vi è cosi, circa, il 15 % di soggetti che, a contatto con sostanze definite antigeni o allergeni come pollini, acari della polvere, peli di animali domestici, alcuni alimenti, farmaci e veleni d’insetti, producono in maniera esagerata anticorpi appartenenti alla classe delle IgE delle immunoglobuline del nostro bagaglio immunologico. Queste reazioni dette IgE-mediate sono le principali affezioni croniche dell’infanzia e dell’adolescenza. Le IgE si ritrovano sia libere nel sistema circolatorio del nostro organismo (plasma) sia legate ad alcuni globuli bianchi e precisamente i basofili e i mastociti. Quando un allergene penetra nell’organismo, si ha la liberazione di sostanze chimiche tra cui la più importante è l’istamina che provoca diverse manifestazioni come orticaria, riniti, congiuntivite, asma bronchiale, sindromi gastro-enteriche ecc. Esiste una predisposizione genetica ereditaria che associata a cause ambientali, può indurre il manifestarsi delle malattie allergiche.
I pollini rappresentano gli allergeni inalanti più importanti e danno una sintomatologia stagionale limitata nel tempo;
Gli allergeni alimentari come latte uova, cereali pesci frutta nocciole ecc., danno principalmente manifestazioni a carico dell’apparato digerente (dolore addominale, diarrea ecc.) o della cute (orticaria). Fra le allergie alimentari sono comprese pure l’allergia al nichel e la celiachia. La prima è un’allergia non IgE mediata dovuta a un’immunoreazione cellulare di cui il nichel è il principale agente eziologico e che causa la “sindrome sistemica da allergia al nichel”. Si tratta di una serie di reazioni cutanee simili all’orticaria, accompagnate da altri disturbi come cefalee, meteorismo, stipsi ecc., si manifesta principalmente in alcune categorie professionali come parrucchieri, sarti, metalmeccanici ecc, ma essendo il nichel largamente presente in natura, colpisce molti individui.
La celiachia è anch’essa una reazione avversa di tipo immunologico a un solo tipo di cibo: il grano e i suoi parenti (segale orzo e avena). Essa può essere considerata un’intolleranza alimentare, un’allergia alimentare e anche una malattia autoimmune. Si manifesta sia per fattori genetici che ambientali. I sintomi sono vari ma principalmente sono rappresentati da dolori addominali, vomito, diarrea, scarso accrescimento nei bambini, astenia, anemia, cefalee ecc. E’ necessario per il celiaco eliminare dalla dieta il glutine presente in diversi alimenti utilizzando alternative alimentari.

TEST DI LABORATORIO

Per valutare una possibile allergia si ricorre a diversi test.
I principali sono:
1) prick test che viene eseguito ponendo alcune gocce di allergene sulla cute appena graffiata ed osservando le reazioni
2) prist test con cui si dosano le Ige totali nel sangue
3) rast test con cui si dosano le Ige specifiche

per le allergie alimentari sono utilizzati anche i test di eliminazione e reintroduzione di un alimento per cui si sospetta allergia.
Per la diagnosi di celiachia è indispensabile il dosaggio degli anticorpi anti-gliadina associati al dosaggio degli anticorpi anti.endomisio e delle Trasnglutaminasi, seguito, in caso di positività di queste analisi, da esame bioptico del sito digerente.
INFORMAZIONI

La statistica dei dosaggi eseguiti nel nostro studio di analisi ha evidenziato le seguenti percentuali:
su 100 pazienti testati per IgE specifiche sono risultati positivi:

1) alla paritaria il 12%
2) alle graminacee il 7%
3) alle polveri di casa il 6 %
4) all’olivo il 6%
5) alle pesche il 5%
6) alla lattoalbumina il 4%
7) ai mix alimenti il 4%

M. Grazia Aurora Leonardi
D. S. TIELLE DIAGNOSTYC