Se passando dalla centrale via A. Spampinato di Adrano o passeggiando nella villa comunale, sentite un frastuono di tamburi, urla e applausi, niente paura, è l’Unifarmed Adrano Basket che sta giocando nella tensostruttura.
Voglia di basket per Adrano, che dopo 25 anni di vita, con la società sporting club si riesce a raggiungere un campionato nazionale serie C dilettanti.
Tanta la voglia di dare una spinta per questo sport, che vede giornalmente decine e decine di ragazzini in pantaloncini e casacca che tirano a canestro, infatti, oltre la prima squadra l’Adrano basket ha anche un settore giovanile di centinaia di ragazzi.
La squadra, affidata al Presidente Rosario Menza, ha vissuto momenti da protagonista assoluta nella scorsa stagione con 25 vittorie consecutive; quest’anno il compito dei bianco-neri adraniti è molto più difficoltoso, infatti, si punta ad una salvezza tranquilla.
Lo abbiamo raggiunto telefonicamente a Düsseldorf, momentanea meta di una movimentata vita divisa tra le passioni della sua vita: lavoro, famiglia e basket.
Presidente, com’è la situazione della squadra in questo momento?
Attualmente stiamo lottando per una salvezza che vedo assolutamente possibile, infatti, ci troviamo in chiara situazione di crescita, sia dal punto di vista della forma fisica che riguardo alla posizione in classifica e, per una matricola in un campionato così importante e difficile, lasciatemi il diritto a una certa soddisfazione.
Inoltre, chi conosce bene la C, ha rilevato che quest’anno ci troviamo di fronte ad un campionato anomalo con molte squadre che, nonostante vengano considerate “out-sider”, stanno dando filo da torcere alle favorite … e tra queste ci siamo noi.
Il campionato è ancora lungo, devono essere disputate ancora molte partite e, sono sicuro, che Adrano fino in fondo giocherà le proprie carte e, certamente, non sfigurerà.
Seguendo le vostre partite dagli spalti della tensostruttura, ci si accorge di un variopinto suono di accenti, sia in campo sia in panchina.
La forza del roster adranita è di cercare ottimi giocatori sul mercato; infatti, l’Unifarmed, vede tra le sue fila atleti da tutta l’Italia: Treviso, Napoli, Arezzo, ma valorizza anche i locali, uno su tutti il capitano della squadra Vincenzo Castiglione, ormai da anni in casacca bianco-nera, ma anche Dino De Masi di Biancavilla e Vito Famà di Paternò.
Mi piace ricordare la nostra Nilva “piccola maga” di nazionalità Argentina, ma ormai siciliana d’adozione, che sta curando tutta la preparazione atletica dei ragazzi, mettendo a disposizione tutta la propria altissima competenza con evidenti risultati.
Infine il nostro mister Gigi Bordieri, allenatore di grande esperienza, che segue la squadra con l’attenzione e la cura che ha il padre nei confronti dei “suoi” ragazzi.
Come vede il futuro della squadra?
Tante sono le difficoltà che quotidianamente dobbiamo affrontare, specialmente economiche, visto anche che l’ingresso alle nostre partite è assolutamente libero e la ricerca di co-finanziatori è alquanto ardua, mentre i costi sono sempre altissimi, basti pensare alle trasferte in mezza Italia.
Sono comunque molto fiducioso, perché la volontà di andare avanti è più forte di qualsiasi ostacolo.
Inoltre, grazie anche allo zoccolo duro della società, come ad esempio il Prof. Sanfilippo e il Sig. Liuzzo che, ormai alla stregua di una missione, seguono stabilmente la squadra, e grazie anche ai tanti volti nuovi e meno nuovi che hanno accolto la sfida entrando nella società, siamo costantemente cresciuti.
Altra fonte di ottimismo risiede nella consapevolezza di un pubblico sempre più numeroso, che unito alla capacità di costruire un buon vivaio creerà le condizioni ideali perché il basket adranita, a questi livelli, possa essere non un miracolo momentaneo ma una realtà consolidata.
Vorrei dare un’ultima informazione a tutti quelli che vorranno seguirci anche su internet, possono visitare il sito www.adranobasket.com per seguire insieme con noi l’avventura “Unifarmed Adrano Basket”.
Giorgio Sampieri
Voglia di basket per Adrano, che dopo 25 anni di vita, con la società sporting club si riesce a raggiungere un campionato nazionale serie C dilettanti.
Tanta la voglia di dare una spinta per questo sport, che vede giornalmente decine e decine di ragazzini in pantaloncini e casacca che tirano a canestro, infatti, oltre la prima squadra l’Adrano basket ha anche un settore giovanile di centinaia di ragazzi.
La squadra, affidata al Presidente Rosario Menza, ha vissuto momenti da protagonista assoluta nella scorsa stagione con 25 vittorie consecutive; quest’anno il compito dei bianco-neri adraniti è molto più difficoltoso, infatti, si punta ad una salvezza tranquilla.
Lo abbiamo raggiunto telefonicamente a Düsseldorf, momentanea meta di una movimentata vita divisa tra le passioni della sua vita: lavoro, famiglia e basket.
Presidente, com’è la situazione della squadra in questo momento?
Attualmente stiamo lottando per una salvezza che vedo assolutamente possibile, infatti, ci troviamo in chiara situazione di crescita, sia dal punto di vista della forma fisica che riguardo alla posizione in classifica e, per una matricola in un campionato così importante e difficile, lasciatemi il diritto a una certa soddisfazione.
Inoltre, chi conosce bene la C, ha rilevato che quest’anno ci troviamo di fronte ad un campionato anomalo con molte squadre che, nonostante vengano considerate “out-sider”, stanno dando filo da torcere alle favorite … e tra queste ci siamo noi.
Il campionato è ancora lungo, devono essere disputate ancora molte partite e, sono sicuro, che Adrano fino in fondo giocherà le proprie carte e, certamente, non sfigurerà.
Seguendo le vostre partite dagli spalti della tensostruttura, ci si accorge di un variopinto suono di accenti, sia in campo sia in panchina.
La forza del roster adranita è di cercare ottimi giocatori sul mercato; infatti, l’Unifarmed, vede tra le sue fila atleti da tutta l’Italia: Treviso, Napoli, Arezzo, ma valorizza anche i locali, uno su tutti il capitano della squadra Vincenzo Castiglione, ormai da anni in casacca bianco-nera, ma anche Dino De Masi di Biancavilla e Vito Famà di Paternò.
Mi piace ricordare la nostra Nilva “piccola maga” di nazionalità Argentina, ma ormai siciliana d’adozione, che sta curando tutta la preparazione atletica dei ragazzi, mettendo a disposizione tutta la propria altissima competenza con evidenti risultati.
Infine il nostro mister Gigi Bordieri, allenatore di grande esperienza, che segue la squadra con l’attenzione e la cura che ha il padre nei confronti dei “suoi” ragazzi.
Come vede il futuro della squadra?
Tante sono le difficoltà che quotidianamente dobbiamo affrontare, specialmente economiche, visto anche che l’ingresso alle nostre partite è assolutamente libero e la ricerca di co-finanziatori è alquanto ardua, mentre i costi sono sempre altissimi, basti pensare alle trasferte in mezza Italia.
Sono comunque molto fiducioso, perché la volontà di andare avanti è più forte di qualsiasi ostacolo.
Inoltre, grazie anche allo zoccolo duro della società, come ad esempio il Prof. Sanfilippo e il Sig. Liuzzo che, ormai alla stregua di una missione, seguono stabilmente la squadra, e grazie anche ai tanti volti nuovi e meno nuovi che hanno accolto la sfida entrando nella società, siamo costantemente cresciuti.
Altra fonte di ottimismo risiede nella consapevolezza di un pubblico sempre più numeroso, che unito alla capacità di costruire un buon vivaio creerà le condizioni ideali perché il basket adranita, a questi livelli, possa essere non un miracolo momentaneo ma una realtà consolidata.
Vorrei dare un’ultima informazione a tutti quelli che vorranno seguirci anche su internet, possono visitare il sito www.adranobasket.com per seguire insieme con noi l’avventura “Unifarmed Adrano Basket”.
Giorgio Sampieri