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Presentati nella sala consiliare del Comune di Licodia i libri: “1848 Fatto storico degli avvenimenti criminosi in Santa Maria di Licodia nel mese di agosto” e “Il Casale del Cavaliere”
Sono stati presentati, sabato 25 Ottobre nella sala consiliare del Comune di S. M. di Licodia, una pubblicazione sui moti rivoluzionari del 1848 in questa cittadina a cura del Dott. Salvatore Rasà, Sindaco di Licodia, e il libro di Nino Scaccianoce “Il Casale del Cavaliere”.
Presenti all’incontro, oltre agli autori dei libri, il Presidente del Consiglio Comunale di Licodia, l’avv. Gigi Tambone, il Sindaco di Adrano, Pippo Ferrante, e il prof. Colonna, della facoltà di Scienze Politiche in Catania, dipartimento Scienze Storiche e Politiche.
Il testo originale del volume sui fatti di Licodia del 1848 è stato trovato, anni addietro, nella casa del Cav. Michele Leonardi Greco, già Sindaco di S. M. di Licodia dal 1892 al 1902 e finalmente oggi è stato pubblicato.
I moti rivoluzionari che divamparono in Sicilia nel 1848, e precisamente nel Comune di S. M. di Licodia, erano nati a causa di controversie per la divisione del territorio, risolte in seguito nel 1878. I cittadini parteciparono attivamente alle insorgenze, caratterizzandole con istanze legate alle esigenze locali, come si evince nel libro, edito la prima volta a Catania nel 1849.
Il documento storico, oltre a narrare e descrivere la vita di un piccolo borgo rurale della prima metà dell’800, rappresenta una testimonianza fondamentale per la conoscenza di alcuni avvenimenti accaduti nell’agosto del 1848 nel piccolo paesino. I protagonisti dei “Fatti storici di Licodia” vennero rinviati a giudizio, altri fuggirono o si diedero alla macchia, dedicandosi al brigantaggio.
Questo libro presenta alcune analogie con i “Fatti di Bronte”, accaduti dodici anni dopo, precisamente nel 1860. Quell’anno nei primi giorni di agosto scoppiò un tumulto in Bronte. Garibaldi per sedare questa rivolta mandò il generale Nino Bixio. Questi facilmente pose fine alle ribellioni facendo intervenire la commissione di guerra per attuare un rapido processo contro coloro che venivano considerati i capi. Il 9 agosto del 1860 furono sei i giustiziati: insieme ai malcapitati moriva lo spirito battagliero dei brontesi.
L’altro libro, presentato durante la serata, è quello di Nino Scaccianoce intitolato “Il Casale del Cavaliere” anch’esso legato al contesto storico e socio-economico del 1848. Il libro narra la storia d’amore difficile e piena di insidie fra Luigi e Lucia, due giovani che vissero in quel periodo di crisi.
Il libro scorrevole e di facile lettura, quindi accessibile a qualsiasi lettore, presenta, da un altro punto di vista, tutte le problematiche tipiche del 1848, di cui i cittadini licodiesi furono protagonisti.
Sia il libro sui moti rivoluzionari del 1848 che il libro di Nino Scaccianoce possono essere considerati fonti importanti per poter comprendere ciò che successe in Sicilia e rappresentano un bagaglio di vissuto popolare dei licodiesi.
Presenti all’incontro, oltre agli autori dei libri, il Presidente del Consiglio Comunale di Licodia, l’avv. Gigi Tambone, il Sindaco di Adrano, Pippo Ferrante, e il prof. Colonna, della facoltà di Scienze Politiche in Catania, dipartimento Scienze Storiche e Politiche.
Il testo originale del volume sui fatti di Licodia del 1848 è stato trovato, anni addietro, nella casa del Cav. Michele Leonardi Greco, già Sindaco di S. M. di Licodia dal 1892 al 1902 e finalmente oggi è stato pubblicato.
I moti rivoluzionari che divamparono in Sicilia nel 1848, e precisamente nel Comune di S. M. di Licodia, erano nati a causa di controversie per la divisione del territorio, risolte in seguito nel 1878. I cittadini parteciparono attivamente alle insorgenze, caratterizzandole con istanze legate alle esigenze locali, come si evince nel libro, edito la prima volta a Catania nel 1849.
Il documento storico, oltre a narrare e descrivere la vita di un piccolo borgo rurale della prima metà dell’800, rappresenta una testimonianza fondamentale per la conoscenza di alcuni avvenimenti accaduti nell’agosto del 1848 nel piccolo paesino. I protagonisti dei “Fatti storici di Licodia” vennero rinviati a giudizio, altri fuggirono o si diedero alla macchia, dedicandosi al brigantaggio.
Questo libro presenta alcune analogie con i “Fatti di Bronte”, accaduti dodici anni dopo, precisamente nel 1860. Quell’anno nei primi giorni di agosto scoppiò un tumulto in Bronte. Garibaldi per sedare questa rivolta mandò il generale Nino Bixio. Questi facilmente pose fine alle ribellioni facendo intervenire la commissione di guerra per attuare un rapido processo contro coloro che venivano considerati i capi. Il 9 agosto del 1860 furono sei i giustiziati: insieme ai malcapitati moriva lo spirito battagliero dei brontesi.
L’altro libro, presentato durante la serata, è quello di Nino Scaccianoce intitolato “Il Casale del Cavaliere” anch’esso legato al contesto storico e socio-economico del 1848. Il libro narra la storia d’amore difficile e piena di insidie fra Luigi e Lucia, due giovani che vissero in quel periodo di crisi.
Il libro scorrevole e di facile lettura, quindi accessibile a qualsiasi lettore, presenta, da un altro punto di vista, tutte le problematiche tipiche del 1848, di cui i cittadini licodiesi furono protagonisti.
Sia il libro sui moti rivoluzionari del 1848 che il libro di Nino Scaccianoce possono essere considerati fonti importanti per poter comprendere ciò che successe in Sicilia e rappresentano un bagaglio di vissuto popolare dei licodiesi.
Alessia Varrica